Italia civile. Associazionismo. partecipazione e politica

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Italia civile. Associazionismo. partecipazione e politica.
Le reti associative e la «democrazia attiva» da Tangentopoli a oggi

Roberto Biorcio, Tommaso Vitale

Donzelli editore, “Saggi. Storia e scienze sociali”, 2016

216 p.

28 €

 

Présentation de l'éditeur

Une profonde transformation politique et sociale a touché l’Italie au cours des vingt dernières années. Ce changement ne pouvait qu’impliquer le monde associatif, la partie la plus active et sensible de la société civile. Engagés dans de multiples activités, les réseaux associatifs favorisent la propagation de la culture démocratique et de la solidarité sociale en renforçant les liens entre les personnes et l’efficacité des politiques publiques. Jusqu’aux années 1990, leur action a été étroitement liée à celle des autres acteurs politiques, en premier lieu les partis. L’effondrement de ces derniers aurait dû également entraîner les associations. Au contraire, la sphère politique a considéré la société civile comme une ressource, voire même comme la principale ressource pour la refondation de la politique et l’innovation. Militants, dirigeants et cadres associatifs ont été cooptés dans la sphère politique ; le monde associatif a été mis au centre du débat public. Dans un tout nouveau contexte, les responsabilités des associations ont augmenté, les poussant à aller au-delà de leur rôle traditionnel d’« école de la démocratie » pour suppléer, différemment, à certaines des tâches traditionnellement dévolues aux partis politiques et aux institutions publiques. Ce livre, résultat d’un travail collectif, reconstitue l’histoire de la participation des associations en Italie, de Tangentopoli à aujourd’hui, en s'intéressant plus particulièrement à la Lombardie, une zone très riche en réseaux associatifs. L’approche sociologique nous plonge dans les pensées et les comportements des citoyens engagés dans les groupes, les comités, les clubs, les centres communautaires, les syndicats, les mouvements et associations. Une attention particulière est accordée aux inégalité de genre, à la dimension religieuse et aux rapports des volontaires à la culture politique de la gauche. Les entretiens, sondages et observations recueillis au cours des deux dernières décennies sont utilisés pour décrire le profil, les différences et les transformations des militants de tous les secteurs associatifs. Ce qui émerge est une histoire unique de la participation sociale, et de ce qu’elle a offert à la démocratie en Italie.

Scheda libro

Una profonda trasformazione politica e sociale ha investito il nostro paese negli ultimi vent’anni. Un cambiamento che non poteva non coinvolgere il mondo dell’associazionismo, la parte più attiva e sensibile della società civile. Impegnate in molteplici attività, le reti associative favoriscono la diffusione della cultura democratica e della solidarietà sociale, rafforzando i legami fra le persone e l’efficacia delle politiche pubbliche. Fino agli anni novanta, la loro azione era strettamente intrecciata con quella di altri attori politici, in primo luogo i partiti. Il crollo che li ha travolti avrebbe dovuto trascinare con sé anche le associazioni; al contrario, ci si è rivolti alla società civile come alla principale risorsa per rinnovare la politica, cooptando gruppi dirigenti e mettendola al centro del dibattito pubblico. In un contesto del tutto nuovo, sono cresciute le responsabilità delle associazioni, indotte ad andare oltre le tradizionali funzioni di «scuola di democrazia», per supplire in modo diverso ad alcuni dei compiti storicamente svolti dai partiti e dalle istituzioni pubbliche. Questo libro, frutto di un lavoro collettivo, ricostruisce la storia della partecipazione associativa in Italia, da Tangentopoli a oggi, considerando in particolare un’area molto ricca di reti associative come quella lombarda. Lo fa con un approccio sociologico, che scava nei pensieri e nei comportamenti dei singoli cittadini impegnati in gruppi, comitati, club, centri sociali, cooperative, movimenti e associazioni. Speciale attenzione è dedicata alle disuguaglianze di genere, alla dimensione religiosa e al rapporto dei volontari con la cultura politica della sinistra. Interviste, sondaggi e osservazioni raccolti nel corso di vent’anni sono usati per delineare il profilo, le differenze e le trasformazioni nel tempo degli attivisti di tutti i settori associativi. Ne emerge una storia unica della partecipazione sociale, e di ciò che ha offerto alla democrazia in Italia.

Indice

  Introduzione. Roberto Biorcio e Tommaso Vitale, « L’associazionismo della società civile e la democrazia »
  1. Le associazioni come scuola di democrazia
  2. Le diverse funzioni delle associazioni e l’auto-selezione dei partecipanti
  3. Le associazioni, le divisioni sociali e i conflitti
  4. L’autonomia e le nuove funzioni delle associazioni sociali
  5. Gli interrogativi aperti nella ricerca sulle associazioni sociali
I. Roberto Biorcio, Loris Caruso e Tommaso Vitale, « Le trasformazioni del sistema politico italiano e l’associazionismo »
  1. Le associazioni e i partiti politici nel secondo dopoguerra
  2. Il collateralismo delle associazioni sociali
  3. La crisi del sistema dei partiti e le trasformazioni della partecipazione
  4. Associazionismo, antipolitica e partecipazione
II. Roberto Biorcio, « Le motivazioni e le opportunità per la partecipazione associativa »
  1. Centralità sociale e partecipazione associativa
  2. Le diverse motivazioni per partecipare alle associazioni
  3. Gli incentivi collettivi per la partecipazione
  4. Gli incentivi selettivi, i ruoli e l’esperienza nell’associazione
  5. Le reti di relazioni e le opportunità per la partecipazione
III. Sebastiano Citroni, « Significati ed effetti della partecipazione associativa »
  1. 1. La partecipazione associativa: tra continuità e cambiamento
  2. Continuità
  3. Cambiamento
  4. Significati complessi. Continuità e cambiamento nella partecipazione associativa
  5. Al di là dell’opposizione tra effetti di selezione ed effetti di socializzazione
IV. Simone Tosi, « Le diverse cerchie della partecipazione e la leadership diffusa »
  1. Centralità e leadership nella partecipazione alle associazioni
  2. Tre cerchie di associati
  3. 3Un profilo dei membri delle tre cerchie
  4. Differenze nelle pratiche
  5. La carriera associativa
  6. I valori, gli atteggiamenti sociali e il rapporto con la politica
  7. Centralità associativa e centralità sociale
V. Emanuele Polizzi e Francesca Forno, « Tra società e mercato: forme organizzative, repertori e strategie d’azione delle associazioni »
  1. Associazioni e orientamento al mercato
  2. Struttura, repertori d’azione e governance interna
  3. Attività e ambito d’azione
  4. Strategie relazionali: legami interorganizzativi e rapporto con le istituzioni
  5. Senza più politica?
VI. Sveva Magaraggia e Leonardo di Nello, « Differenze di genere nelle associazioni »
  1. Uno sguardo d’insieme
  2. Verso una riduzione delle differenze?
  3. Differenze territoriali
  4. Un diverso approccio alle associazioni
  5. Il senso della partecipazione
  6. Ostacoli alla partecipazione associativa
  7.  Meccanismi di genere e associazionismo
VII. Alberta Giorgi, « L’associazionismo religioso »
  1. L’associazionismo cattolico
  2. I cattolici nelle associazioni
  3. Gli attivisti e la sfera religiosa: diversi profili
  4. Arcipelago cattolico
VIII. Loris Caruso, Monia Anzivino e Tommaso Vitale, « La sinistra e l’impegno associativo »
  1. L’evoluzione storica del rapporto tra sinistra e associazionismo in Italia
  2. Settori d’impegno e significati attribuiti alla partecipazione associativa
  3. Valori e culture delle persone di sinistra nell’associazionismo
  4. La politica tra gli attivisti delle associazioni
  5. La cultura politica della sinistra nella crisi di legittimità della politica
IX. Enrico Claps e Tommaso Vitale, « Partecipazione associativa e azione politica »
  1. Come gli attivisti vedono la politica e i suoi protagonisti
  2. Il comportamento politico degli attivisti di gruppi e associazioni
Conclusioni. Roberto Biorcio e Tommaso Vitale, « La società civile tra fine dei collateralismi, partecipazione e conflitto »
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